Buon Natale. Pace e Giustizia Sociale

7 Dicembre 2016 0 Di Salvatore Cimmino

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Salvatore Cimmino

L’esito del referendum del 4 dicembre sulle modifiche alla Riforma Costituzionale ci consegna un Paese – il nostro – diviso e in forte difficoltà e per questo il mio primo augurio di buon Natale va a tutti gli italiani, affinché venga trovata una sintesi tra le parti per una convivenza civile, per ottenere finalmente pace e giustizia sociale.

Esiste una stretta relazione tra la giustizia sociale e la pace, ed è per questo che il mio secondo augurio di buon Natale lo rivolgo alle persone che formeranno il prossimo Governo, avendo ben presente che il mondo di oggi, segnato da molte difficoltà, è alla ricerca di stabilità e soprattutto di serenità, di pace e uguaglianza per una società più giusta e più equa.

Infine auguro buon Natale a tutte le persone con disabilità, perché non perdano la speranza, perché non smettano mai di manifestare, perché non si stanchino di combattere, di invocare i propri diritti, perché sempre uniti si continui a lottare per raggiungere la libertà: noi non siamo un mondo a parte, siamo invece pienamente parte di questo mondo.

Una società solidale si costruisce solo grazie a una distribuzione equa della ricchezza prodotta: occorre spirito di condivisione, così da sentire come un titolo d’onore la possibilità di dedicare le proprie cure ed attenzioni alle necessità delle persone in difficoltà. Chi vive nel bisogno non può attendere oltre: ha bisogno ora ed ha perciò diritto di ricevere subito il necessario.

Buon Natale infine alla mia città, Torre Annunziata, e alla generosità straordinaria del Liceo Pitagora-Croce, e infiniti ringraziamenti per l’importante aiuto nella raccolta degli ausili e degli strumenti medico ospedalieri da inviare alla Missione Caracciolina di Kamole sull’isola di Idwji, e del latte in polvere per i bambini di Bukavu.

Auguri di buon Natale a tutta la popolazione del Nord Kivu, sempre nel mio cuore, perché possa incontrare quanto prima la pace che merita

Buon Natale e felice anno nuovo,
Salvatore Cimmino