Parole & silenzio

9 Giugno 2010 2 Di salvatore cimmino

Premio Ussi Roma 17maggio 2010
Premio USSI, Circolo Canottieri Aniene
Roma, 17 maggio 2010

Salvatore Cimmino e Damiano Tommasi

Salvatore con Damiano Tommasi

Salvatore e Elda
Salvatore e Elda

Parole e silenzio sono due facce della stessa medaglia, l’una illumina e dà valore all’altra.
L’uomo è creato per la relazione, è un essere in relazione: con se stesso, con la realtà che lo circonda, con gli altri.
Silenzio e parola sono mezzi finalizzati a questo scopo, alla grande vocazione dell’uomo: il dono di sé.
Silenzio e parola sono potenti mezzi di comunicazione, la parola declina la relazione, il silenzio aggiunge significato.
Pablo Neruda scriveva: la parola è un’ala del silenzio.
Venerdì scorso, 4 giugno, sono stato invitato dalla Fondazione Baracchi a Soci, frazione di Bibbiena in provincia di Arezzo. Ho partecipato a un incontro che aveva per titolo “Campioni nello sport, campioni nella vita”, organizzato nell’ambito della manifestazione “Le parole e il silenzio. Sguardi sul mondo”. I moderatori di quest’incontro sono stati due giornalisti davvero capaci, Paolo Ciampi e Massimo Orlandi, che ringrazio di cuore, insieme alla famiglia Baracchi, per avermi dato l’opportunità di intervenire sui temi della disabilità in relazione allo sport.
Insieme con me sono stati invitati Elisabetta Perrone, campionessa di marcia, Stefania Belmondo, campionessa olimpionica di sci di fondo e Damiano Tommasi, indimenticabile centrocampista della Roma e della nazionale di calcio italiana.
Il primo pensiero, quando ho ricevuto l’invito, è stato che il mio nome, associato a quello di campioni tanto grandi e riconosciuti, non c’entrasse davvero nulla. Poi ho capito, con orgoglio ed emozione, che l’impegno a favore dei disabili, la lotta per migliorare le nostre condizioni di vita, le straordinarie opportunità che lo sport offre per intraprendere un percorso di relazione e socializzazione sono temi cari a molte più persone di quante non credessi e, anche se con timore e senso di inadeguatezza, ho deciso di affrontare tutte le mie paure e di partecipare con grande gioia. Quando sono entrato al cinema Italia ed ho visto la sala gremita ho avuto paura di non riuscire ad esprimermi per la forte emozione.
Invece, per fortuna, a parte l’inizio un po’ titubante, tutto è andato bene, grazie soprattutto alla gentilezza e alla sensibilità di Paolo Ciampi e Massimo Orlandi.
Quest’incontro ha rappresentato anche l’occasione per conoscere la grande forza e la grande umanità di atleti che, attraverso le loro gesta, hanno saputo trasmettere solidarietà, vicinanza e ascolto a quanti li hanno seguiti durante la loro fulgida carriera e continuano a seguirli ancora oggi per le loro nobili attività.
Ancora oggi mi stupisco dell’attenzione che tante persone danno alle mie “imprese”: voglio ringraziarvi tutti consapevole che solo dall’unione di tante forze sarà possibile costruire un mondo migliore, a misura di tutti.

Con Affetto
Salvatore Cimmino