
Il diritto umano alla mobilità

Il diritto alla mobilità universale rappresenta la chiave di volta della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità e deve essere quindi garantito per consentire, in sicurezza, la piena partecipazione di tutti alla vita civile e sociale.
Eppure, malgrado la mobilità sia (anche) un diritto costituzionalmente garantito, le persone con disabilità hanno enormi difficoltà nel muoversi agevolmente nei luoghi pubblici.
Nonostante le prescrizioni contenute nella Convenzione, l’adeguamento messo in atto delle stazioni dei bus, delle ferrovie e degli aeroporti, cioè di spazi e di edifici pubblici, non è neanche lontanamente sufficiente a garantire i diritti fondamentali delle persone con disabilità.
Se sei un passeggero con disabilità, hai il diritto di viaggiare, per piacere o per necessità, in qualsiasi momento della tua vita, in aereo, in treno, in autobus, o nave come chiunque altro. Quando acquisti il biglietto, il rivenditore deve fornirti informazioni sul viaggio in un formato accessibile, nonché informazioni sulle strutture specifiche a disposizione a bordo dell’aereo, del treno, dell’autobus, o della nave. Per tutti i mezzi di trasporto, hai diritto all’assistenza gratuita presso i terminal o le stazioni e a bordo. Se viaggi in aereo, autobus o nave, il trasporto non può esserti rifiutato a causa della tua disabilità o per motivi legati alla progettazione del veicolo o dell’infrastruttura.
Avere a cuore la libertà delle persone con disabilità è un dovere morale che fa appello al principio di civiltà e di paritaria partecipazione tra tutti senza discriminazioni di alcun genere.
Combattere per una comunità che si possa dire davvero inclusiva ed integrata e che garantisca a tutti il diritto alla mobilità e all’accesso a tutti i servizi, dovrebbe essere un obiettivo concreto della nostra società, non solo sulla carta e su uno striscione di uno slogan elettorale.
Nella nostra società invece si riscontrano persistenti barriere architettoniche e sociali che sono il principale impedimento per lo svolgimento regolare delle attività quotidiane delle persone con disabilità, problema politico che impedisce di integrarsi nel tessuto sociale.
La legge contempla la Progettazione Universale e la realizzazione, financo nei condomini, di infrastrutture a norma per la mobilità e l’accesso agevolato, di tutti, nelle parti comuni nonché la realizzazione di sistemi, impianti o ausili per rimuovere qualsiasi barriera.
Il diritto umano alla mobilità sarà il tema portante della mia prossima tappa del progetto “A nuoto nei mari del globo per un mondo senza barriere e senza frontiere” nelle Hawaii, sullo Stretto di Moloka’i, prevista per il prossimo agosto.
Con te accanto, sarà tutto più semplice.
Salvatore Cimmino
Tutto tristemente vero. Uno dei problemi sta anche nel fatto che le leggi, spesso stanno più avanti della preparazione dei tecnici che seguitano a progettare per compartimenti e non in maniera olistica, mettendo al centro la persona più fragile.