Equipollenza degli infortuni nella vita con gli infortuni sul lavoro

Equipollenza degli infortuni nella vita con gli infortuni sul lavoro

30 Dicembre 2021 0 Di salvatore cimmino

Cercola (NA), sede della Neatech.it s.r.l, nata nel 2006 come spin-off di un’azienda aerospaziale, produce ausili ad altissimo contenuto tecnologico
per persone con disabilità. Da sx a dx
Rosario Traino, Fabrizio Marignetti,
Raffaele Grosso, (ideatore della JOB),
Alessandro Pepino, Martina Grosso

Se vogliamo costruire, pianificare una società capace di accogliere indistintamente tutti dipenderà dalla nostra capacità di pensarla, di progettarla, di viverla. E dal nostro impegno, da come metteremo a frutto i nostri saperi e le nostre conoscenze.

Nel mondo vivono con una disabilità  oltre 1 miliardo di persone, cioè una persona su sette.
Ma il dato che viene spesso trascurato parla di una realtà ancora più sconvolgente perché  le disabilità coinvolgono molte più persone: le famiglie delle persone con disabilità.

Quando i genitori di figli con disabilità valutano la possibilità di iscrivere I propri bambini a scuola o di ricercare la riabilitazione a loro più congeniale spesso vanno incontro ad una serie di ostacoli e impedimenti fortemente discriminanti che si configurano come violazione del diritto alla salute, del diritto all’istruzione, del diritto all’inclusione e del diritto alle libertà. Un dramma silenzioso che molte mamme e molti papà si portano dentro da sempre.

Cercola (NA), In primo piano gli ausili della Naitech

L’unica strada per mettere fine alla prigionia delle disabilità è quella dell’equipollenza tra infortuni nella vita e infortuni sul lavoro. Per non lasciare più sole le famiglie, per una riabilitazione congeniale per tutti.

Solo grazie a una riforma a dir poco rivoluzionaria il nostro Paese si potrà dire (finalmente) culturalmente e psicologicamente maturo dal punto di vista dell’accoglienza e dell’inclusione. E diventare un posto nel quale sia possibile (finalmente) condividere il progresso e il benessere sociale.

Salvatore Cimmino