Lo sport per uscire dal tunnel della disabilità

4 Aprile 2011 0 Di salvatore cimmino

Corso di canottaggio per giovani disabili al C.C. Aniene

Corso di canottaggio per giovani disabili al C.C. Aniene

Parafrasando l’opera di Samuel Beckett, Aspettando Godot, si può dire che la nostra società è dominata dalla credenza che la vita delle persone disabili sia apparentemente senza senso e senza scopo. La diffidenza da sempre, ha condizionato i rapporti tra disabili e normodotati, impedendo la crescita, l’affermazione, la realizzazione dei sogni delle persone con disabilità. Fino a far sorgere una domanda, (un dubbio?), spontanea: è giusto che io esista? Difatti, oggi il primo grande ostacolo che si presenta nella vita di un ragazzo disabile è quello di superare la sfiducia in se stesso: ce la posso fare? Rideranno di me? In Italia, oggi, per combattere la diffidenza, l’emarginazione, l’assenza e la mancanza di una progettualità della politica – che potrebbe rappresentare un’importante risposta al declino dei rapporti umani – ci sono solo gli esempi portati da quelle persone che, pur in gravi difficoltà, hanno comunque saputo trovare la strada per uscire fuori dal tunnel dell’immobilismo; le loro esperienze rappresentano lo strumento fondamentale per trasmettere un dato incontrovertibile: la disabilità può davvero non rappresentare esclusivamente un limite.

Lo sport è al centro di queste esperienze, lo sport rappresenta il volano dell’esistenza delle persone con disabilità, lo sport ha rappresentato la rinascita di una persona alla quale voglio un mondo di bene, e del quale vado fiero di essere amico: Massimo Romiti. Qualche anno fa Massimo subì un incidente molto grave facendo parapendio, riportando lesioni alla colonna tanto gravi da non poter più camminare, se non con una sedia a ruote. Poi un giorno si avvicinò al canottaggio e, come nelle più belle favole, con forza e determinazione ritornò a camminare. Qualche giorno fa, al Circolo Canottieri Aniene, è stata organizzata una conferenza stampa di presentazione del primo corso di avviamento al canottaggio rivolto ai ragazzi disabili, progetto fortemente voluto e organizzato proprio da Massimo per affermare, se ce ne fosse ancora bisogno, l’importanza fondamentale di un’attività fisica, svolta anche solo a livello amatoriale, per sconfiggere le proprie e le altrui diffidenze.

Salvatore Cimmino